Le videochiamate Google sono ad un punto di svolta grazie a Project Starline.
Si tratta della tecnologia che consente videochiamate in cui le persone sono fisicamente distanti, ma possono percepirsi come fossero una di fronte all’altra.
Il progetto è stato presentato durante Google I/O. È la conferenza organizzata annualmente da Google, incentrata sullo sviluppo di applicazioni web e mobile attraverso Big G.
Si sta parlando quindi di un sistema per la comunicazione bidirezionale da remoto, pensato per essere incredibilmente realistico grazie all’utilizzo degli ologrammi 3D.
Qual è la tecnologia dietro le videochiamate Google in 3D?
Questo progetto tecnologico è frutto dei progressi nell’hardware e nel software per realizzare videochiamate di altissima qualità .Â
La ricerca combina diverse tecnologie già esistenti come computer vision, audio spaziale, machine learning e algoritmi di compressione in tempo reale.Â
Ad oggi Project Starline si basa su un display che adotta un “rivoluzionario sistema di visualizzazione che crea un senso di volume e profondità ” – afferma Clay Bavor, vicepresidente di Google. Questo ricrea un ambiente realistico all’interno del quale viene posizionato l’utente.Â
Non è necessario indossare occhiali, cuffie o qualsiasi altro dispositivo aggiuntivo.Â
Attualmente l’applicazione di questo sistema è disponibile in pochi luoghi. Google è riuscito a collegare i suoi dipendenti degli uffici nella Bay Area, a New York e Seattle ma l’obiettivo è estendere la tecnologia ad altre realtà . In questo modo potranno studiarla e sperimentarla, così da offrire dei feedback preziosi agli sviluppatori.
La versione attuale necessita di hardware personalizzati e apparecchiature altamente specializzate, motivo per cui è ancora lontana la diffusione di massa.
Google ritiene che queste videochiamate siano il futuro della comunicazione da persona a persona.
Naturalmente, prima che possa essere accessibile al pubblico è necessario ridurre i costi di produzione e rendere il sistema più fruibile.